News
/ Vitamina d a cosa serve e come integrarla
Vitamina D: a cosa serve e come integrarla
21 novembre 2024
Tempo di lettura 9 minuti

Sono sempre di più le ricerche scientifiche che mettono la Vitamina D al centro dell’attenzione per i molti benefici che avrebbe sulla salute di tutto l’organismo e non solo delle ossa. Scopriamo perché è così importante e come fare per assumerne la giusta quantità.
I benefici della vitamina D
La Vitamina D è un vero e proprio ormone che viene sintetizzato nella cute per effetto dei raggi solari o meglio, delle radiazioni ultravioletta B o UV-B, e assunta, in parte, dalla dieta. Chiamata anche “vitamina del sole”, in età adulta è utile per mantenere un adeguato metabolismo del calcio e delle ossa (per esempio, si utilizza in caso di osteoporosi).
In età pediatrica la sua azione principale è garantire un’adeguata calcificazione delle ossa (la grave carenza di Vitamina D provoca il rachitismo). Negli ultimi anni sono state evidenziate molte altre funzioni della vitamina D in vari organi e sistemi, tanto che la sua carenza è stata associata a diversi tipi di disturbi come diabete, infarto, malattia di Alzheimer, asma, alla sclerosi multipla e depressione.
Come si manifesta la carenza di vitamina D
In genere la carenza di vitamina D non dà sintomi particolari. Negli adulti, e nei casi più gravi, ci possono essere dolori muscolari cronici, ma è veramente molto raro.
Passare gran parte del proprio tempo, per lavoro o altro, in ambienti chiusi, vivere in città, abitare in nord Italia ed essere anziani rende più probabile avere una carenza di vitamina D. Inoltre, è più facile essere in carenza durante i mesi autunnali ed invernali, quando le ore di luce diminuiscono e il clima impone abiti che coprono di più.
Tuttavia, anche in inverno non è indicato il dosaggio cosiddetto “a tappeto” nella popolazione generale, ma è consigliata un'integrazione, dopo la verifica dei suoi livelli con esame del sangue, solo nei soggetti con certe patologie e sempre su indicazione medica.
Come integrarla: pesci grassi e sole
Pochi alimenti contengono naturalmente questa vitamina: tra questi, pesci grassi (salmone, sgombro, aringhe) e oli di pesce (incluso l'olio di fegato di merluzzo), formaggi grassi e carni rosse. Per questo è essenziale una corretta esposizione alla luce solare.
L'ideale è un'esposizione di circa 10-15 minuti quando la quota di raggi UVB è maggiore ovvero dalle 10 alle 15. Oppure si può ricorrere all'integrazione.
Gli integratori: quali sono e come assumerli
Per il trattamento della carenza di vitamina D, sono disponibili numerosi prodotti. In genere si utilizzano 50.000 - 100.000 unità\ al mese di Colecalciferolo in olio per via orale, come consigliato dalle ultime linee guida, frazionate anche in dosi settimanali o quotidiane. Un altro prodotto frequentemente utilizzato è il Calcifediolo in gocce o capsule molli. Entrambi questi farmaci si assorbono meglio se assunti con il cibo. A questo proposito è bene ricordare che il sovradosaggio (per quanto raro) può essere pericoloso. Pertanto prima di assumere una integrazione a dosi farmacologiche è bene rivolgersi al proprio medico.