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Alopecia: le cause e come curarla
21 novembre 2024
Tempo di lettura 16 minuti

È fonte di ansia e disagio, tanto da arrivare ad avere un forte impatto sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono. Parliamo dell’alopecia, una malattia molto comune che comporta la progressiva e, a volte inarrestabile, perdita dei capelli fino, in alcuni casi, alla calvizie. È proprio questo cambiamento nell’aspetto fisico che ha un forte impatto a livello psicologico negli uomini ma in particolare nelle donne, poiché i capelli sono da sempre considerati il simbolo della femminilità.
L’alopecia è una malattia molto comune che comporta la progressiva e, a volte inarrestabile, perdita dei capelli fino, in alcuni casi, alla calvizie. Fonte di ansia e disagio, tanto da arrivare ad avere un forte impatto sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono, oggi può essere trattata, in molti casi, in modo efficace.
Alopecia: in cosa consiste
L’alopecia è una patologia che comporta una notevole diminuzione della quantità dei capelli o dei follicoli piliferi, ovvero delle cavità all’interno del derma da cui si origina il pelo. Può manifestarsi come una perdita graduale a partire dalla sommità della testa con la comparsa di chiazze di calvizie, può avere un esordio improvviso, inoltre, essere associata alla perdita dei follicoli piliferi in altre parti del corpo.
Le cause: dalla dieta allo stress
I fattori che possono causare l’alopecia sono numerosi:
genetici;
ormonali: quando è coinvolta la tiroide o ci sono disfunzioni relativi all’ipofisi o al testosterone;
nutrizionali: può essere generata molto spesso da carenze nutrizionali, poiché l’alimentazione gioca un ruolo determinante. L’anoressia, ad esempio, porta il malato a sensibili perdite di capelli, venendo a mancare il giusto apporto proteico e vitaminico (vitamina D e Ferro);
psicologici: periodi prolungati di stress causati da traumi o depressione portano alla caduta di capelli causando un grave diradamento del cuoio capelluto;
chimico-farmacologici: forti cure chimico-farmacologiche come la chemioterapia, cure per insufficienza cardiaca, oltre ad antidepressivi contribuiscono alla perdita dei capelli.
Le forme più comuni di alopecia: androgenetica e areata
L’alopecia androgenetica, chiamata anche calvizie, è la più comune malattia dei capelli. Colpisce circa l’80% degli uomini e il 50% delle donne, con un maggior numero di episodi con l’aumentare dell’età. Nella donna in particolare la malattia si manifesta spesso dopo la menopausa.
L’origine di questa patologia dipende da due cause concomitanti:
sensibilità del capello agli ormoni androgeni (ormoni maschili) presenti nell’organismo
predisposizione genetica.
Le manifestazioni dell’alopecia androgenetica risultano diverse nei due sessi. Negli uomini, si verifica un progressivo diradamento nell’area fronto-temporale e nel vertice, mentre nella donna sono interessati soprattutto il vertice e la zona frontale. In alcuni casi, è accompagnata da seborrea e desquamazione”, continua il dottore.
L’alopecia areata è invece una malattia autoimmune dei bulbi piliferi (reazione anomala del sistema immunitario che riconosce come estranei i bulbi piliferi e li colpisce), talora associata ad altre patologie autoimmuni (tiroide, gastrite, vitiligine).
Provoca la caduta dei capelli a chiazze grandi come una moneta o più estese e, a volte, anche dei peli di ciglia, sopracciglia, barba o altre parti del corpo. Si tratta di un fenomeno che colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età. Il decorso della malattia è particolare: in alcuni casi basta un solo giorno perché si formino una o più chiazze prive di capelli, in altri si può assistere a una perdita massiva in poco tempo.
La causa che porta alla comparsa dell’alopecia areata è spesso un trauma psichico o un periodo di particolare stress. Capita di frequente infatti che la chiazza compaia dopo un lutto in famiglia, un incidente stradale o la perdita del lavoro, tutti eventi che hanno un forte impatto emotivo.
I trattamenti oggi disponibili
Il trattamento dell’alopecia varia a seconda della causa scatenante il problema: sono rari i casi in cui il diradamento si risolve da solo e i capelli ricominciano a crescere da soli. Altre volte, in particolare quando alla base dell'alopecia c'è un problema organico, può invece essere necessario assumere una terapia farmacologica.
Nel caso dell’alopecia areata, ad esempio, il trattamento prevede la somministrazione di corticosteroidi per uso topico. Un altro farmaco consigliato sia per l’alopecia areata sia per l’androgenetica è il Minoxidil 5% che, se utilizzato per via topica, stimola la crescita di peli e capelli. Inoltre, nelle forme di alopecia areata resistenti alla terapia topica, si effettuano infiltrazioni di steroidi intralesional.
Infine, i farmaci immunosoppressori possono essere impiegati nei casi più gravi di alopecia areata. Grazie alla loro attività, infatti, riducono l'attacco del sistema immunitario nei confronti dei follicoli piliferi.
Oggi esistono trattamenti che permettono di risolvere anche casi di alopecia permanente, come per esempio il trapianto di capelli o altre procedure chirurgiche. Infine, tra le soluzioni più innovative c’è anche il trattamento a base di plasma ricco di piastrine o PRP.